Una delle parti più affascinanti del mio lavoro, il coaching alkemico, è che il corpo diventa un messaggero di soluzioni di felicità.
Solitamente la società in cui viviamo non considera il corpo al di là dell’aspetto meramente estetico e fisico, a differenza di tradizioni lontane in cui, da innumerevoli anni, il corpo assume un’importanza fondamentale, non solo per la sua parte estetica, ma soprattutto per le sue peculiarità biologiche, percettive, emotive e di manifestazione di messaggi.
E se il linguaggio di comunicazione della mente è il pensiero, per il corpo lo sono le emozioni.
Il linguaggio del corpo
Abbiamo affrontato ampiamente l’argomento ‘emozioni’ negli scorsi articoli, e durante la rubrica Pillole Alkemiche e, come ben sapete, le emozioni sono la traduzione di cambiamenti biometrici, biofisici e biochimici all’interno del nostro corpo.
Queste manifestazioni del corpo sono portatrici di messaggi specifici, che se accolti e interpretati nella maniera più adeguata, portano al benessere psicofisico della persona.
Compito del coach alkemico è quello di accompagnare il cliente a tradurre, in maniera soggettiva e propria, l’emozione che si sta muovendo nel suo corpo e che si traduce in espressioni corporee fisiche specifiche.
Una delle skill più importanti e potenti del coach alkemico è che non spiega al cliente qual è il messaggio che si sta manifestando, ma lo accompagna ad accorgersi di ciò che gli sta succedendo a livello profondo.
Accompagnandolo all’ascolto della sua realtà interiore, lo aiuta a tradurre il messaggio del corpo e a scovare il proprio lasciapassare corporeo.
Quando è possibile fruire del lasciapassare arriva il messaggio del corpo, quindi la vera traduzione pensiero/emozione.
Ormai è un’idea abbastanza accettata e diffusa che mente e corpo sono un unicum, perché indissolubilmente collegati e, che è necessario un approccio olistico ogni volta che si entra in questi ambiti.
Questa convinzione è abbracciata da una parte della popolazione in maniera strettamente razionale/mentale, ma non è ancora stata digerita e metabolizzata a livello profondo.
La ragione degli scompensi corporei
La spiegazione più plausibile agli scompensi corporei rimane quella razionale e sempre conosciuta, piuttosto che quella emotivo-mentale.
Per riuscire a introiettare questa convinzione e atteggiamento alla vita è utile verificare, testare e sperimentare continuamente la nostra realtà interiore per accorgerci che la parte emotiva ha la sua valenza, altrettanto importante delle spiegazioni biologiche, nei giochi di benessere o malessere fisico.
Durante l’esperienza di coaching alkemico, quando le persone si rendono conto sulla loro pelle di una trasformazione delle problematiche fisiche grazie al lavoro sul corpo e sulle emozioni, restano stupiti e basiti, (nonostante possano essere già predisposte a una visione olistica) poiché una delle convinzioni base della nostra società è che è la mente razionale a determinare qualsiasi nostra azione e si arriva dove si vuole attraverso la mera coscienza e conoscenza dei propri obiettivi e desideri.
Il regista inconscio della nostra vita
Esperienza e studi fatti dimostrano che non è così e che le nostre azioni sono determinate in gran parte dalla scelta di meccanismi inconsci, a volte completamente nascosti e invisibili e di cui siamo completamente ignari.
Si spiegano azioni fatte e scelte prese, tramite la mente razionale, dicendo che abbiamo fatto un’azione o ci siamo comportati in un determinato modo per un motivo preciso ponderato e logico.
Realmente, questo modo di giustificare i nostri comportamenti, azioni e scelte, è la capacità della mente conscia di dare un senso al nostro fare, che invece la maggior parte delle volte, è stato legittimato da una spinta interiore dettata da programmi mentali inconsci programmati.
Da life coach a coach alkemico
I messaggi del corpo sono stati il confine del mio approccio da life coach a coach alkemica, poiché con la scoperta di ciò che è memorizzato all’interno del nostro corpo e delle nostre cellule (e fatto esperienza di questo), non ho più potuto esimermi da non prendere in considerazione ciò che il corpo dice e in che modo parla.
Ecco perché quando si lavora prettamente sulla mente, quindi con un approccio da Life coach, si fa comunque un ottimo lavoro, che in tanti momenti è sufficiente e necessario per arrivare a risultati concreti, ma in altre situazioni, questo diventa restrittivo e parziale.
Uno degli approcci più potenti è quello di osservare il corpo dell’interlocutore, le reazioni che ha mentre spiega, ciò che sente e pensa.
Dopo un ascolto attivo da parte del coach alkemico, il cliente viene accompagnato all’ascolto del suo corpo che lo porta ad estrarre l’informazione che il corpo ha voluto dare, ma che la persona non aveva gli strumenti per ascoltare.
Interpretare i codici segreti del corpo
Si tratta di una vera e propria traduzione di codici, una traduzione di lingue che è ancora insegnata raramente e che al momento dell’apprendimento porta alla creazione e conoscenza del proprio vocabolario interiore soggettivo, con la conseguente capacità di scovare soluzioni di felicità.
Riporto di seguito l’esempio dell’esperienza di un cliente che sta lavorando un acufene e un una rigidità mandibolare cervicale e del trapezio, integrando alle cure mediche, lo scavo di cosa è depositato nel suo corpo e di quale sia il messaggio olistico che il corpo sta inviando:
“La nostra sessione è stata una delle più potenti, che io abbia memoria, per quanto riguarda il vivere la connessione tra emozioni, corpo e cervello. Rivivere il trauma di una cosa, che non pensavo neanche fosse un trauma, sentire il mio corpo come reagiva a quel trauma, è stato impressionante.“
Una cosa indelebile nella mia mente, perché è una di quelle prove dell’unione corpo/mente, che comunque mi lascia, quasi incredulo, perché mi chiedo quanto il cervello può immagazzinare un trauma nella memoria muscolare, nel corpo…a differenza di quando è immagazzinato solo nel pensiero..
Ho proprio vissuto quanto questo trauma era immagazzinato nel mio corpo: è stato sbalorditivo.
Da un lato mi spaventa perché è fuori dal mio controllo, un po’ mi affascina, un po’ mi impaurisce, mi dico è solo un incidente in macchina e guarda cosa mi ha provocato e cosa abbiamo scavato sotto a quell’incidente.
Quando il corpo diventa un messaggero, e poi?
Rifletto su come il subconscio crea queste azioni che sono completamente fuori dal mio controllo e questa cosa mi fa capire che non controllo le dinamiche che mi succedono nella vita e mi chiedo: Come può uno diventare padrone delle sue dinamiche e della sua vita?
Sicuramente continuando il percorso di Coaching Alkemico!’
Ti aspetto alla prima lezione dell’Accademia di Coaching Alkemico il 26 Febbraio 2022. Per maggiori informazioni clicca qui.
Esercizio di connessione al proprio corpo
Da sdraiato o seduto chiudi gli occhi, ascolta il tuo corpo e fatti accompagnare in questo viaggio.
Lisa