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La tecnica degli specchi

La tecnica degli specchi

A chi bazzica nel mondo dell’evoluzione interiore è molto noto il concetto degli specchi, ma è altrettanto vero che spesso non si sa come attuarlo nella maniera più sana, costruttiva e utile. 😇

Ho scoperto la tecnica degli specchi ancora in tempi immemori durante un corso di yoga della risata. 🤣 L’insegnante mi aprì un mondo, quando durante il corso spiegò come attuare lo specchio per risolvere e gestire conflitti relazionali. 

Mi sembrava incredibile il poter avere una capacità di cambiamento sugli eventi esterni, poiché il mio apprendimento ‘piennelistico’ si fermava alla formula della performance, teoria secondo cui  la possibilità di controllo e gestione della realtà esterna è pari a zero.

Ho scoperto invece che è utile e necessario lavorare su di sè per ottenere il massimo dai propri stati interiori, e raccogliere cosi altrettanti risultati di qualità. 🤩

Anche la tecnica degli specchi prevede il lavoro su noi stessi, ma a mio avviso con una marcia in più.

Permette di interrompere schemi reattivi inconsci che rovinano le nostre giornate e le relazioni e impattano sulla realtà esterna modificando così l’atteggiamento dell’interlocutore. 🤯

Per dirla semplice: cambio io – cambi tu 🥳

Cambiare le nostre reazioni emotive NON è immediato, ma questo esercizio permette di trasformarle e vivere bene ❤️

Molti anni dopo scoprii che l’esercizio degli specchi trova le sue origini nella tecnica chiamata ‘ I sette specchi esseni’ 🪞

La spiegazione di EMY

Una bellissima spiegazione della tecnica originaria la trovate spiegata da Emiliano Soldani a questo link.

Emiliano Soldani – Web Experience – GLI SPECCHI ESSENI

La mia esperienza

Quando appresi questo strumento, al corso di yoga della risata, fu evidente che bisognava avere delle basi di coaching o grandi capacità di fare domande di qualità per poterla usare al meglio, per come me l’avevano spiegata.

Io ero già coach, di conseguenza applicarla non mi fu difficile, ma proprio in quanto coach, volevo trovare un modo per trasferirla a qualsiasi persona, perché potesse impararla e poi usarla come risorsa.

Per questo la usai così tanto che nel tempo divenne, e rimane tutt’oggi, un vero e proprio atteggiamento alla vita, per migliorare e lasciare andare ciò che mi disturba e offusca la mia pace interiore. 

Così nel tempo, non solo ho sperimentato ampiamente il mondo degli specchi, ma ho anche affinato la tecnica con ottimi risultati, scovando un metodo versatile e applicabile da chiunque. 

Questo strumento usato quotidianamente aiuta a risolvere le nostre resistenze interiori, comprenderne l’origine e avere relazioni più armoniose. 

Attua ancora una volta il famoso e potente mantra ‘ Non resistere alle resistenze’ e ti verrà fatta luce. 

La tecnica degli specchi spiegata in modo semplice

Il concetto di base della tecnica è che ogni persona con cui siamo in relazione ci specchia una parte di noi che normalmente non riconosciamo, cioè agisce un comportamento, nell’altra persona, che non vediamo come nostro, sia in positivo che in negativo. 

Tutto ciò che è fuori di noi è anche dentro di noi: la tua realtà esterna è il riflesso della tua realtà interiore, comprensiva di tutte quelle parti a te sconosciute che si muovono in maniera sotterranea.

Di conseguenza, tutte le volte che provi un fastidio per il comportamento di qualcuno, sai che ti sta rimandando qualcosa di tuo che non hai ancora identificato, ma che fa parte di te in uno spazio inconscio ed emotivo, altrimenti se così non fosse, non ti creerebbe alcuna re-azione.

Questo “qualcosa” lavora in modo sotterraneo dentro e fuori di te attraverso situazioni che ti obbligano a portarci l’attenzione, attraverso un’emozione disturbante che fa sentire la sua voce

Il problema è che, solitamente, a quell’emozione si è abituati a dare responsabilità esterna e quindi ad accusare ciò che ci succede, invece di accoglierla come una manifestazione di un nostro disagio.

Questo disagio è dettato certo da un innesco esterno, ma vive dentro di noi e quindi assolutamente risolvibile girando la fotocamera e facendoci dei bei selfie interiori. 

Quello a cui è bene aspirare per stare bene, dicendola alla Osho maniera, è un amorevole distacco e aggiungo un amorevole gentilezza come spiega il Lama Paljin Tulku Rimpoche.

Quindi come fare? 

👉La primissima attenzione va portata all’immagine di te – tema affrontato nello scorso articolo 👉 https://www.coachingalkemico.it/limportanza-dell-immagine-di-te/

Perché nel momento in cui si comincia ad attuare lo specchio per trasmutare le proprie resistenze, può succedere che ci si accorge di quanti irrisolti e rabbie si celano al nostro interno e venga intaccata l’immagine di sé e la propria autostima, andando a minare le nostre sicurezze. 

È assolutamente importante accogliere queste nostre parti d’ombra senza giudizio, con la consapevolezza che trasformandole in luce, il nostro stato di benessere aumenterà esponenzialmente. 🙏

Presupposti di base

👉 La tecnica parte da un presupposto fondamentale: ogni persona che incontriamo e con cui entriamo in relazione è portatrice di un messaggio per noi. 

👉 Questo messaggio viene veicolato da una comunicazione che può essere distonica oppure piacevole. 

È sicuramente molto interessante utilizzare la tecnica degli specchi davanti a persone che ti fanno sentire a tuo agio e con cui sei in sintonia, ma è molto molto più potente riuscire a usare la tecnica per evolvere interiormente e risolvere i nostri piccoli drammi interiori causati apparentemente dagli altri.

Perché dico che sono causati apparentemente dagli altri? 

Perché le persone che incontriamo sono nostri veri e propri specchi, il più delle volte non di un comportamento manifesto, ma delle nostre emozioni inconsce che si traducono in comportamenti esterni a cui non portiamo attenzione e quindi non immediatamente visibili ai nostri occhi.👀

👉 Un modo per imparare a gestire le emozioni  e i conflitti nelle relazioni è lavorare con la tecnica degli specchi, vedendoli, riconoscendoli e trasmutandoli.

👉 Può sembrare anticonformista pensare che ogni persona con cui siamo in relazione rispecchi qualcosa di noi . Al contempo è la base per crescere e sviluppare la nostra personalità e la nostra anima. 

Diventa un modo efficace per riappropriarsi del proprio potere personale, senza sentirsi in balia di agenti esterni, ogni qualvolta le cose non vanno esattamente come vorremmo o ci aspettiamo. 

👉 A cosa serve riappropriarsi del proprio potere personale? Serve ad uscire da quel meccanismo da vittima che attuiamo tutte le volte che entriamo in situazioni spiacevoli e che ci fanno del male. 

L’atteggiamento vittimistico è tipicamente umano, ma quello che importa è renderlo il più breve possibile, in modo da sfogare quella parte di noi che ha bisogno di lamentarsi ed esternare ciò che la costringe e opprime. #nocomplain

Importante è non reiterarlo inutilmente, potenziando così emozioni destabilizzanti ogni volta che si torna allo stesso pensiero e sfogo.

L’atteggiamento vittimistico sviluppa un senso fortissimo di impotenza, dettato dal fatto che ciò che ci capita arriva da un carnefice esterno che può essere una persona, un gruppo di persone, oppure una situazione.

Per uscire dal ruolo di vittima è necessario eliminare la figura del carnefice, non attaccandola o allontanandoci da essa, ma trasformando alchemicamente il carnefice, attraverso un cambio di etichetta e interpretazione dei fatti.

Rendendoci conto che la vita non è una guerra, ma i momenti di lotta servono per farci evolvere e tessere ogni giorno la versione migliore di noi. 🐣

Tecnica degli specchi

🌻Mappa la situazione depotenziante e fastidiosa oppure descrivila come una vera e propria storia (storytelling). 

🌻Evidenzia in questa descrizione qual è l’atteggiamento vittimistico e dove esattamente incolpi gli altri di qualcosa che è successo. 

🌻Esci dal concetto di giudizio e semplicemente mappa e osserva di cosa ti stai lamentando e a chi dai la responsabilità.

🌻Definisci il comportamento che ti ha dato fastidio con un aggettivo.

(Un inciso, è un giudizio sul comportamento e non sulla persona. Nello specifico al come tu etichetti quel comportamento)

🌻Una volta qualificato l’atteggiamento che non ti piace dell’altro (che non sopporti, rifiuti, giudichi sbagliato) scrivilo. 

🌻Scrivi le emozioni che ti provoca quel comportamento.

🌻Prendi coscienza che quelle emozioni, son tue e ti appartengono e che l’altra persona ha fatto da attore per rappresentare una parte sotterranea di te che non prendevi in considerazione.

🌻Riqualifica più precisamente il comportamento con l’aiuto delle emozioni che provi.

🌻Ora chiediti in quale situazioni tu ti comporti così, con chi e come lo fai. 

🌻Scrivi tutte le persone e le circostanze con cui hai questo atteggiamento. 

🌻Cambia questo comportamento in tutte le situazioni e con tutte le persone ,te compreso, con cui lo attui.

🌈Vivi felice 

Un esempio pratico

Un marito ogni giorno lascia la tazza del caffè usata sul tavolo e la moglie ogni giorno si innervosisce perché non sopporta questo gesto e ancor di più si sente esasperata perché gli ripete tutti i giorni di mettere la tazzina a lavare nel lavello. 

Questa situazione apparentemente banale, nasconde delle insoddisfazioni molto forti che se trascurate possono portare a fratture relazionali. 

Attuando la tecnica degli specchi si evidenzia che la moglie attiva la modalità vittimistica lamentandosi del marito, fino a quando si chiede come definisce quel comportamento e decide di cambiare la situazione attuando la tecnica degli specchi. 

👉 La moglie chiama quel comportamento IRRISPETTOSO. Quali emozioni le provoca? 

👉 Si SENTE NON VISTA, NON CONSIDERATA, NON RISPETTATA. 

👉 Quindi il comportamento è IRRISPETTOSO E INDIFFERENTE. 

A questo punto, dopo che la moglie esce dal sequestro emozionale causato dal richiamare alla memoria la situazione fastidiosa, magari tramite tre respiri profondi, si chiede: 

io quando e con chi son irrispettosa e indifferente? 

La prima risposta solitamente è con nessuno, poi riflettendoci bene comincia la lista. 

A quel punto la moglie deve depennare dalla lista tutte le persone e situazioni in cui è irrispettosa e indifferente. 

👉Cambiati i comportamenti, cambiano le emozioni interiori, cambia l’esterno non più minaccioso ma gioioso. 

Tieni presente che la prima reazione che puoi avere, quella consueta della maggior parte delle persone, è che tu non sei mai così, in quella modalità, ma poi se scavi dentro di te e porti l’attenzione ad altre aree della tua vita.

Ti accorgi che lo specchio si è attivato e tu puoi riconoscere in quale parte della tua vita hai questo atteggiamento.

Se ti risulta molto difficile cambiare coscientemente il comportamento depotenziante, perché a sua volta nasconde un’emozione più potente che non ti permette di andare con la mente razionale a cambiare questo comportamento, è bene andare a fare un uno scavo e un approfondimento con un coach.

Ti aiuterà a disinstallare convinzioni depotenzianti a favore di quelle potenzianti e ti accompagerà a installare un nuovo comportamento più utile. 

Per informazioni per un incontro conoscitivo gratuito, per un percorso di coaching, contattami a [email protected] o via whatsapp a +39 3791582420. 

Diverse persone a primo acchito faticano a credere alla funzionalità, potenza ed efficacia di questo esercizio, perché serve un requisito necessario che è quello di mettersi in gioco e accettare che siamo noi i veri creatori della nostra realtà. 

Ma nel momento in cui questo avviene, si vive una libertà e un senso di leggerezza impagabili, dati dalla possibilità di risolvere situazioni stagnanti e vivere serenamente. ❤️❤️

Lisa Tugnolo

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