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La chiave della felicità è il prequel dell’Accademia di Coaching Alkemico

La chiave della felicità è il prequel dell'Accademia di Coaching Alkemico

La Chiave della Felicità, ossia il prequel dell’Accademia di Coaching Alkemico

La storia dell’Accademia di Coaching Alkemico inizia tra le mura di casa di amici, tra cene e condivisioni di sogni e desideri di vita.

Loro son per me fratelli d’anima e persone con cui confrontarsi, scambiare opinioni, idee, visioni per allargare i propri orizzonti e crescere insieme. 

E son proprio amicizie altrettanto speciali e meravigliose che oggi stanno permettendo operativamente al mio sogno di tradursi in realtà. 

Posso quindi senz’altro affermare che la storia di questo progetto è impregnata di rapporti, relazioni, confronti, studi, ricerche, desideri, fratellanza e sorellanza, amore e amicizie e che tanti dei miei valori più importanti ne sono il motore. 

  • Tu conosci i tuoi valori? 
  • Son cambiati nel tempo? 
  • I tuoi progetti rispecchiano i tuoi valori? 
  • I tuoi comportamenti quotidiani son allineati ai tuoi valori?
  • Hai sogni nel cassetto? 

Questi temi li affronteremo in modo approfondito nell’ultimo modulo dell’Accademia di Coaching Alkemico. 

Tutto inizia una sera sul Delta

Una sera, tra le lande del Delta del Po, tra birre, sorrisi e dialoghi infiniti vedo chiaramente con l’occhio della mente dispiegarsi un nuovo sogno, stimolato dai miei desideri e da quelli dei miei amici: è un luogo di aggregazione dove poter essere felici, un luogo dove tantissime competenze diverse accompagnino adulti e bambini a esprimere la loro vera natura e trovare la felicità. 

Una sorta di casa della felicità, in cui io, loro e tanti altri professionisti possano mettere in campo le loro competenze e la massima espressione di sè, facendo squadra e offrendo possibilità di condivisione. 

Come tanti sogni, inizialmente questo fu messo nel cassetto, perché la vita procedeva tra le dinamiche quotidiane di gestione personale e professionale, senza sapere però, che avevo custodito quel sogno in un cassetto speciale, che avrebbe presto mostrato le sue magie.

Poco tempo tempo dopo, la polverina magica uscì dal cassetto, quando nella mia strada incontrai Hemi Sync. 

Si tratta della tecnologia per la sincronizzazione degli emisferi cerebrali tramite i suoni binaurali, e il suo facilitatore coach, formatore e poi collega, ha permesso l’espressione dell’origine del mio Progetto di Vita: aiutandomi a partorire La Chiave della Felicità. 

E io sono immensamente grata per questi incontri speciali e queste relazioni mosse dal cuore e dall’autenticità interiore. 

Coltiva la Gratitudine

  • Tu per cosa sei grato? 
  • Ringrazi facilmente di cuore (non in quella modalità educativa automatica) o fai fatica? 
  • Sai che una delle strategie più potenti per aprire il cuore e abbattere le barriere relazionali è accedere alla gratitudine?

Esercizio sulla gratitudine

Fai una mappatura del tuo sentire ora, come stai? 

Inizia scrivendo una lista di grazie a brainstorming, di getto, senza pensare e lascia che sia il tuo cuore a condurti.

Tutti i grazie che riesci a dire a chi ha partecipato e ti aiuta a vivere al meglio la tua vita.

Quando hai terminato ascolta come ti senti.

Cosa è cambiato rispetto a prima dell’esercizio? 

Anche questo tema verrà affrontato e approfondito durante l’Accademia Coaching Alkemico. 

La Chiave della Felicità 

La Chiave della felicità inizialmente si esprime in un disegno, la rappresentazione grafica dei risultati di un corso coi suoni binaurali, un afflato artistico mai provato prima che mi ha portato ad accedere a luoghi sconosciuti e meravigliosi di me e che nel tempo è diventata un progetto di vita, di lavoro, di analisi, comprensione, creatività e bellezza.

  • Conosci i suoni binaurali Hemi sync? 
  • Sai che grazie a questa tecnologia potentissima puoi accedere alle tue più grandi potenzialità in ogni ambito della vita? 

Son sufficienti due cuffie, un posto in cui stenderti e rilassarti, la voglia di scoprire e una traccia di questi suoni e il gioco è fatto! 

Per approfondimenti: www.monroeinstitute.it

Ciò che ho visto durante gli esercizi di Hemi sync e come l’ho tradotto nel tempo è un viaggio all’interno di se stessi – un viaggio alkemico di trasformazione verso la migliore espressione di sè, la rappresentazione del sogno della mia anima che negli anni si sta concretizzando nella materia.

La Chiave della Felicità è anche la rappresentazione dell’atomo magnetico di Ighina e al contempo l’espressione bidimensionale della merkaba e molto altro ancora… che scoprirete seguendoci nel nostro sito e nei social in Coaching Alkemico (Facebook, Instagram)

Perché il Coaching Alkemico – che ho sviluppato attraverso anni di studi, sperimentazioni, ricerche, corsi, specializzazioni e lavoro nel campo – e l’Accademia di Coaching Alkemico, sono la prima manifestazione e diffusione di questo immenso progetto per trovare la propria felicità.

E così…

Il viaggio interiore

Son scesa dentro di me accompagnata da una figura di protezione, una parte saggia e maestra, che mi faceva forza e dava sicurezza nella discesa di una scala a chiocciola, una sorta di cono a imbuto verso il basso e mi mostrava che stavo tenendo in mano un lumino, il simbolo dell’infinito.

Era una luce flebile che irradiava solo il passo successivo che mi aspettava nel mezzo del buio totale. Son scesa in queste profondità ignote, nei meandri più angusti di me, nei luoghi del mio inconscio, attraversando bufere, tempeste, trappole, illusioni, giochi di specchi, immobilismo, ricordando Dante, per poi arrivare giù dove quella parte maestra di me, protettiva, non c’era più, e mi son sentita completamente sola nel nero, nel buio, nella paura più forte e disperata.

Ma a un certo punto i miei occhi si sono accorti che avevo ancora in mano un lumino, una piccola lanterna, l’infinito.

Mi son sentita dentro a un pozzo, sconcertata, attonita, immobilizzata, ma la flebile luce mi ha fatto accorgere che nel fondo di quel pozzo c’era una chiave. 

Le chiavi sono un potente simbolo

Son sempre stata affascinata dalle chiavi, ne esistono di innumerevoli varianti e aprono infinite porte, ma ancor di più son attratta da quelle chiamate passpartout, un unico oggetto che apre tantissime porte.

Ho raccolto la chiave e mi son accorta con estremo stupore che era ancora l’infinito, il fatto che tutto è uguale a tutto, in un gioco di specchi nell’illusione della differenza e diversità delle nostre personalità, ma che siamo uno e tutti, Uno, Nessuno, Centomila. Pirandello.

Che ci percepiamo diversi per il terrore di essere omologati e la paura della non distinzione e al contempo amiamo stare con gli altri, fare rete, stare insieme. Quando siamo tutti uguali nelle nostre individualità e diversità.

Perché siamo fatti della stessa sostanza di un cristallo e la nostra multipolarità fa talmemte paura, perché è l’immenso, che anche niente. Il vuoto, il nulla che avanza. La storia infinita. La prova di tutto questo si trova in ogni micro aspetto del creato come in ogni sistema ingegneristico più sofisticato. 

  • Così in alto, così in basso Ermete Trismegisto.
  • Tanto in cielo, quanto in terra.
  • Così nel grande, così nel piccolo. 

Guardavo l’infinito tra le mie mani, la chiave doveva salire e aiutarmi a rientrare nelle parti di me più lucenti, con la nuova consapevolezza delle parti più buie, ma con la certezza che la luce è dentro di me, dentro ognuno di noi e non si spegne.

Che tante luci fuori di noi, tutte le persone che ci amano e amiamo, aiutano la risalita e l’espansione di questa meravigliosa luce che ci appartiene.

La risalita come simbolo di rinascita

Non sapevo come fare per risalire, una forza verso il basso mi faceva sentire intrappolata, immobilizzata e ho chiamato aiuto. Urlavo dentro di me alla ricerca di luce e di possibilità di uscita da quel posto infernale, finché finalmente è arrivata Peggy, il mio bicorno alato, insieme a lei e altri amici siamo saliti tutti sulla sua groppa per uscire da quel buio.

Era difficile, non ci riuscivamo, la forza di gravità ci portava verso il basso e intanto il tempo passava. Ma l’unione fa la forza e le ali di Peggy, supportate dall’energia di miei altri animali guida, hanno cominciato a muoversi e con fatica e molta fiducia siamo arrivati in un limbo con l’infinito in mano.

Da lì è iniziata la risalita alla luce, ma anfratti bui si scorgevano da lontano e a tratti ancora troppo vicino e mi angosciavano, fino a che io e i miei amici sulla groppa di Peggy, siamo stati poi risucchiati da una spirale, su un altro cono uguale e opposto al precedente con la punta verso l’alto e siamo arrivati al cielo, dove l’infinito si è aperto e ha illuminato il mondo, come il sole illumina la terra. Con i suoi caldi e dolci raggi portando amore e felicità a tutti. 

La genesi dell’Accademia di Coaching Alkemico

Questa la storia della chiave della felicità nata nove anni fa durante un corso di suoni binaurali, hemi sync, testimoniata da un amico, coach, specializzato in fisica quantistica, che al tempo mi fece accorgere di aver scritto e poi disegnato un’immagine uguale all’atomo magnetico di Ighina.

Io non sapevo cosa fosse e chi fosse e non capivo perché era arrivato tutto questo proprio a me e così è iniziata la mia ricerca, interiore ed esteriore, ed è iniziato insieme al lavoro che amo fare il Coaching e la formazione. 

Tutto questo è proseguito con l’approfondimento di tantissime filosofie, tecniche, strumenti, sperimentazioni dentro e fuori di me.

Per riuscire ad arrivare alla comprensione di quella che nel tempo ho chiamato ‘la chiave della felicità’ che è diventato un progetto di vita, di ricerca, di scrittura, disegno, di creazione.

Ho dovuto destrutturare tutte le mie convinzioni, i paletti, i giudizi, le rigidità, i sensi di colpa, le paure, le angosce, le emozioni più difficili da gestire, comprendendo la potenza delle convinzioni e dell’attenzione dei nostri pensieri ed emozioni sulle nostre scelte.

Ho messo in dubbio tutti confini della mia vita, i punti di vista, ho guardato con occhi non miei, ma di tutte le persone che ho incontrato, aiutato e che mi hanno aiutato, andando sempre più in profondità, dove oggi sento e so che i paletti, le convinzioni, i pensieri e quindi ciò in cui crediamo e a cui profondamente ci aggrappiamo, non sono altro che confini che creiamo.

Diventano una gabbia di malesseri da dimenticare, oppure la possibilità di aprire e chiudere agli altri nella piena certezza della propria individualità e al contempo della interconnessione costante con tutti e tutto.

Oggi continua questo viaggio perpetuo alla ricerca di sempre più felicità e possibilità di diffusione e trasmissione della stessa e se in tutto questa storia ti senti partecipe, ti risuonano dei concetti, percepisci una musica che ti appartiene scrivi a [email protected] 

Un abbraccio di luce 

Lisa 

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