Una delle capacità più preziose che possiamo tutti acquisire è la maestria nel ridefinire la mappa del nostro mondo, poichè questo risolve i conflitti interpersonali.
Infatti, uno dei temi più cari alle persone che incontro è senza dubbio la capacità di gestire gli attriti nelle relazioni, come nel lavoro 😍
Le capacità comunicative e la gestione delle dinamiche relazionali sono le fondamenta per una vita serena e soddisfacente.😉
Ma come faccio a smettere di innervosirmi davanti al mio collega o a smettere di arrabbiarmi con mia madre?
Queste sono esempi di domande che spesso mi vengono poste in sessione di Coaching.
Le basi per ridefinire la mappa
👉Una delle tecniche che applico molto spesso è la RIDEFINIZIONE della MAPPA.
Una vera pozione alkemica creata dall’integrazione e la mescolanza di diversi ingredienti potentissimi.
👁 Parte dal presupposto della PNL (programmazione neuro linguistica) “LA MAPPA NON È IL TERRITORIO”, per cui non siamo in grado di percepire la realtà oggettiva per com’è.
Creiamo, piuttosto, continuamente una nostra interpretazione di ciò che ci succede e della realtà che viviamo.
👁 Con questo assunto si approda conseguentemente al concetto che la realtà, che creiamo automaticamente dentro di noi, è una mera interpretazione dei fatti e può essere cambiata in modo cosciente.
👁 A questo punto chiamiamo in aiuto lo storytelling, cioè la capacità di raccontare storie.
Dal momento che NOI creiamo sempre una storia di ciò che ci accade, andiamo semplicemente a conoscere la storia che ci siamo raccontati e che ci crea conflitto, per poi cambiarla, mantenendo i fatti oggettivamente accaduti, ma modificando completamente l’interpretazione soggettiva e personale (di quei fatti).
A volte è sufficiente questo passaggio per stare bene.
Prendere coscienza ed accettare che esistono punti di vista diversi da quello che ci fa soffrire.
Altre volte questo non è possibile perché l’emozione sottostante è troppo forte e non permette un mero cambio di veduta.
In questo caso bisogna aggiungere un ingrediente finale.🧠
L’inserimento a livello inconscio della nuova storia potenziante attraverso delle tecniche di ristrutturazione.
E il gioco è fatto! 🫀
Un esempio di applicazione della tecnica di Ridefinire la Mappa
Questa è la descrizione iniziale (molto poetica) dell’accaduto:
L’olezzo è assordante alle mie narici e lei continua a sfiatare la base musicale di questa infelice serata, in cui lui, ancora una volta, mi ha trattato come una pezza da piedi.
Quello che sento è rabbia, ingiustizia, frustrazione e dolore…dolore infinito nel continuare ad essere aggredita gratis quando i miei comportamenti manifesti non dicono nulla di ciò che lui vuole far credere alla narrazione della sua testa, per lui assoluta verità.
Rivedo lo schema di quella volta al lavoro in cui venni aggredita, senza motivazione apparente e nel modo più brutale. Come quella volta in cui quell’uomo crocifisso diceva la verità, ma veniva giustiziato per le sue eresie.
Questo schema mi fa impazzire, mi sembra tutto allucinante.
La porta chiusa in faccia, blocco del quinto chakra che urla e viene, invece, soffocato.
Io che ho le convulsioni e vengo tacciata di aggressione, quando solo una difesa degna di tale nome, dopo una, anzi due aggressioni brutali, mi son state inflitte senza colpa.
L’ultima strategia che trovo…quella del cuore.
Gli vado a parlare e chiedo di guardarmi negli occhi ..non c’è stata cosa peggiore che potessi fare, perché lui vedendo la luce si è aggrovigliato nella sua ombra e mi son sentita catapultata in Nossolar, il film in cui le anime perse non sopportavano la luce.’
Ridefinizione dell’accaduto ossia Ridefinire la Mappa
Step 1:
Identifica e suddividi i fatti dalle interpretazioni
Fatti:
-Lui mi ha aggredito ancora una volta
-Gli vado a parlare e chiedo di guardarmi negli occhi
Step 2:
Ristruttura la storia attraverso il cambio del tuo comportamento o meglio, della tua interpretazione dei fatti.
Riappropriati del tuo potere personale di stare bene e non soffrire.
Esempio pratico di Ridefinire la Mappa
“L’olezzo è assordante alle mie narici e lei continua a sfiatare la base musicale di questa infelice serata in cui lui, ancora una volta, mi ha trattato come una pezza da piedi.
Ma sento dentro di me una musica soave, un tintinnio celtico che fa da ponte verso frequenze di pace e armonia e l’olezzo si trasforma in profumo di gelsomino e zagare.
Io son cullata da questa nuova musica di sottofondo che inebria le mie cellule di centratura e bellezza.
Quello che avrei sentito in passato: rabbia,ingiustizia, frustrazione e dolore…si sciolgono come neve al sole; pensieri ed emozioni che lasciano spazio ad un arcobaleno di gioia e gratitudine verso la vita.
Mi accorgo, in modo distaccato e tranquillo, di ciò che non mi appartiene, dei carichi degli altri, suoi nello specifico, che lascio fuori dalla mia vita, per il libero arbitrio di ognuno di noi.
Il dolore infinito nel continuare ad essere aggredita gratis – quando i miei comportamenti manifesti, non dicono nulla di ciò che lui vuole far credere alla narrazione della sua testa, per lui assoluta verità – scompare e, al suo posto, arrivano sorrisi per la mia nuova condizione di forza e amore per me stessa e la capacità di lasciare ad ognuno le proprie incombenze.
Rivedo lo schema di quella volta al lavoro in cui venni aggredita, senza motivazione apparente e nel modo più brutale Come quella volta in cui quell’uomo crocifisso diceva la verità, ma veniva giustiziato per le sue eresie e io son luce forte ed espando, senza preoccupazione la mia essenza, perché ciò che sono è bellezza e la bellezza porta sempre con sé bellezza.
Lo schema mi faceva impazzire, e mi faceva sembrare tutto allucinante.
Oggi mi fa sentire, e accorgere, delle mie qualità intrinseche e mi fa andare avanti a testa alta, anche quando divento un intoppo per l’ego delle persone a me vicine, perché questa è semplicemente la loro storia, non la mia.
La porta chiusa in faccia, blocco del quinto chakra che urla e viene, invece, soffocato, non mi appartiene più.
Il mio quinto chakra è ora completamente libero, funzionante, radioso e mi permette di esprimermi nella mia grandezza, senza occuparmi di chi può sentirsi piccolo al mio sguardo e, di conseguenza, fa di tutto per rimpicciolire me.
Io che ho le convulsioni e vengo tacciata di aggressione quando solo una difesa degna di tale nome dopo una, anzi due aggressioni brutali mi son state inflitte senza colpa….E’ solo un ricordo di una me piccola che non riusciva a farsi forza e dire la sua.
L’ultima strategia che trovo…quella del cuore. Gli vado a parlare e chiedo di guardarmi negli occhi .. è stata la scelta migliore che potessi fare, perchè il cuore non mente e ciò che lui ha visto è ancora poco importante rispetto a ciò che vedo io: la luce, l’amore.
Lui vedendo la luce si è aggrovigliato nella sua ombra e mi son sentita catapultata in Nossolar, il film in cui le anime perse non sopportavano la luce.
Ho accettato che ci son anime che non vogliono essere aiutate e che, anche se cercano di aggredire per dare a me la responsabilità dei loro fallimenti, io mi sposto consapevole, lasciando a loro la libertà di andare al propriopasso, anche se le lento e diverso dal mio.
Io non ho più paura della mia luce, io vivo nella mia luce e scaldo, illumino e vibro a frequenze altissime.’
Step 3
Rileggi la nuova storia e ascolta le emozioni
Step 4
Dormici sopra e lascia che le emozioni vengano elaborate anche durante la notte
Step 5
Ripensa all’accaduto: quale storia ti stai raccontando?
Se è ancora quella vecchia, è utile inserire a livello inconscio la nuova storia dentro di te.
Coaching Alkemico per Ridefinire la Mappa
Puoi fare una sessione di Coaching Alkemico e farti aiutare per disinstallare le convinzioni depotenzianti e installare le nuove potenzianti oppure, se le conosci, utilizzare tu stesso tecniche di inserimento di convinzioni a livello inconscio.
Se quella nuova è già entrata in te, premiati per il successo ottenuto!
E vivi felice grazie ai miracoli della ridefinizione della mappa.